Il settore della ristorazione in questi due anni di pandemia sembra essere quello ha sofferto di più non solo per i motivi che ben conosciamo, ma anche per assenza di personale.
Gli imprenditori danno colpa al reddito di cittadinanza, ma è sicuramente mix di fattori.
È stata dura affrontare l’estate quando era difficile, se non impossibile, trovare cuochi, lavapiatti e camerieri.Quello che sembra essere sparito nel nulla maggiormente è il personale giovane più o meno formato.
Il problema è stato trovare lavoratori stagionali, perché le strutture delle località turistiche contano più su questo tipo di assunzioni per i mesi estivi in cui si lavora che in tutti gli altri mesi dell’anno messi insieme.
Il precariato in questo ambito di lavoro è dovuto a tutta una serie di problemi concreti.
Molti ristoratori riferiscono che la paga oraria viene percepita come non adeguata da molti giovani, alcuni richiedono di poter lavorare senza contratto per continuare a percepire il reddito di cittadinanza, il settore è saturo di ristoranti con lavoratori assunti in regola per meno ore di quelle effettivamente lavorate.
Ci sono persone disposte ad accettare le condizioni di lavoro proposte dal datore di lavoro (stipendio e orario di lavoro), ma a questo punto il problema che si presenta è nel trovare una sistemazione: purtroppo i luoghi da raggiungere per svolgere un lavoro stagionale sono località turistiche e nei momenti di alta stagione gli affitti sono molto costosi.
Per tale ragione, ad esempio, il settore alberghiero non ha questo problema, perché ai dipendenti viene quasi sempre fornito l’alloggio o possono ottenerlo a un costo ragionevole, mentre bar e ristoranti non possono fornire questa opzione.
Sicuramente il Covid ha fatto emergere e peggiorato una realtà già esistente: molti ristoratori comunicano di aver già avvertito questo problema ben prima della pandemia, ma agli occhi del popolo arriva solo adesso.
Vi segnaliamo quindi alcuni modi per cercare il personale!
1. Facebook
A differenza di quanto si possa pensare le sue funzioni vanno ben oltre a quelle di social!
Negli ultimi anni grazie ai gruppi ha acquisito molti utilizzi: da riunire le persone per città natale o hobby, a fidelizzare i clienti di negozi, fino a pubblicare offerte di lavoro.
Solitamente questo tipo di gruppi è rinominato con “Cerco/offro lavoro”, a cui segue il nome della città o la provincia di riferimento.
2. Gli immancabili LinkedIn e Indeed
LinkedIn è il social network più diffuso in ambito business, visitato ogni giorno da migliaia di professionisti ed HR manager.
Indeed è un motore di metasearch che aggrega gli annunci di lavoro da migliaia di siti web e ditte di lavoro, comprese le pagine web delle carriere aziendali e le società di reclutamento.
3. Speedy extra
È un’app che facilita l’incontro tra domanda e offerta.
Mette in contatto camerieri che cercano un guadagno extra con ristoratori in carenza di personale.
I camerieri possono indicare i giorni e gli orari in cui sono disponibili, mentre il ristoratore potrà velocemente visualizzarli e scegliere chi incontra le sue esigenze.
4. Ristocall
È una piattaforma che mette in contatto ristoratori e professionisti del settore: chef, camerieri, baristi, lavapiatti.
L’idea nasce dall’esperienza di Massimiliano Lezzi, ristoratore che più volte si è scontrato con le difficoltà di ricerca di personale extra, disponibile all’ultimo minuto.
5. Shakejob
È un’altra app che facilita l’incontro tra domanda e offerta nel settore della ristorazione.
È disponibile h24 e permette di sbrigare le pratiche burocratiche per attivare un contratto a chiamata direttamente dallo smartphone.
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